Ciao! Per chi non ha letto il mio primo articolo di questo blog, mi presento. Sono Sandro Tucci e sono un dottore commercialista e revisore legale. Mi occupo della gestione aziendale di business imprenditoriali.
Come ti accennavo prima, nel mio primo articolo ti ho parlato del primo classico step per dare vita ad un’idea imprenditoriale: aprire la partita Iva.
Si tratta di un passaggio importante e decisivo. Per come la vedo io, significa assumersi delle responsabilità nei confronti della società e soprattutto nei propri confronti . Al giorno d’oggi , c’è da dire che molti sono obbligati ad aprirne una senza avere un’alternativa. Un po’ come buttarsi dal balcone mentre la casa va in fiamme.. Ma questo è un altro discorso, e non è di questo che voglio parlarti.
Mi voglio rivolgere invece, a te che hai un’idea di business che ti frulla nella testa da tempo , e che forse ti serve un’altra idea per completarla, o forse ti serve solo un po’ di applicazione per realizzarla. La distanza che separa un’idea dalla sua realizzazione concreta parte da un piano strategico, e si sviluppa attraverso un piano d’azione che si confronta con degli obiettivi chiari, semplici e misurabili.
Ecco, questa è la differenza fra una persona con un’idea e un imprenditore. Certo, la creatività e l’innovazione sono elementi decisivi, ma senza l’applicazione il genio non basta.
Quello che vorrei fare è aiutarti a creare una base solida su cui ancorare la tua Vision!
Partiamo dall’esempio del fotografo milanese che si decide ad aprire la sua partita Iva. Nonostante la previsione infausta del suo commercialista riguardo le tasse e contributi da pagare per il primo anno di attività, immaginiamo che lui sappia la direzione da seguire.
Dall’analisi della realtà attuale, si rende conto che un trend importante vede la sostanza prevalere sulla forma. Quando lavora, ad esempio nei matrimoni, rompe con la tradizione e decide che le foto coi parenti tutti in bella posa sono ormai il passato. No! il futuro è il fotoreporter dell’evento matrimonio! Questa è la sua Vision!
Questa esclamazione non parte dall’istintività. E’ il risultato invece di un ragionamento che riguarda il contesto socio culturale, l’analisi della domanda nel mercato fotografi per eventi celebrativi, l’analisi della concorrenza e della tecnologia in uso.
Fatta questa pre-analisi, deve decidere come posizionarsi nel mercato. Cioè capire le esigenze del cliente e sopratutto perché dovrebbero dargli fiducia e scegliere i suoi prodotti o servizi offerti. Chiarire quale deve essere il valore aggiunto da offrire per fare la differenza e quali leve utilizzare (il come)per convincere il potenziale cliente a non ignorare l’offerta e preferirla ad altre.
Dunque, la domanda che ogni imprenditore (che ambisce a diventare tale) deve farsi prima di iniziare è la seguente: “Cosa determina la crescita di un’azienda? cosa fa la differenza fra un’azienda che avanza e altre che si attardano o restano al palo o addirittura arretrano?”
Così il nostro fotografo definisce lo scopo aziendale, dove posizionarsi nel mercato, quali esigenze necessita il cliente. Ora, per lui sarà facile fare delle scelte strategiche in funzione di ciò. Ad esempio, si organizza dividendo il suo lavoro in funzioni (acquisti, produzione e vendita). Crea un organigramma includendo altre persone con cui stabilisce a priori delle regole condivise. “Chi fa cosa”. Con loro stabilisce dei target di performance (obiettivi) da raggiungere sia a livello generale sia specifici per singoli processi. Un obiettivo ben formulato deve essere quantificabile, misurabile, raggiungibile e con una scadenza temporale. Non solo di natura economica. Possono essere obiettivi anche l’innovazione, la formazione, i servizi e ogni cosa legata al miglioramento del business. Per monitorare gli obiettivi utilizza dei KPI (indicatori di performance). Ad esempio se la sua strategia prevede come obiettivo “aumentare la potenziale clientela” può utilizzare l’indicatore “n° di telefonate settimanali” per capire se sta centrando l’obiettivo prefissato o meno.
Ci tengo a sottolineare la differenza fra un obiettivo e un’azione per conseguirlo. Come fra un indirizzo e la strada per raggiungerlo. Le due cose non vanno confuse. E’ più importante chiarire l’indirizzo prima di partire altrimenti girerai a vuoto.
A questo punto, dovresti aver capito che nel tuo lavoro se vuoi emergere (non solo sperare di stare a galla) , non basta un commercialista che ti faccia pagare poco. Prima di tutto, da parte tua ci vuole applicazione , organizzazione e una visione rivolta al futuro. Bisogna essere consapevoli dell’importanza di una progettazione aziendale trasversale e condivisa. E aggiungo, tecnologicamente al passo coi tempi. A proposito, sappi che dalla tecnologia non potrai prescindere per qualunque idea imprenditoriale tu abbia. Ma questo è un altro concetto. Lo vedremo meglio la prossima volta!